La Geomorfologia di Cappadocia |
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Quasi al centro dell'altopiano anatolico, che, a circa mille metri sul mare, dalle coste del Mare Egeo e del Mar Nero si estende fino ai contrafforti del Tauro verso Sud, è situata la regione denominata dagli Assiri Katpatuka, che in epoca classica assunse il nome di Cappadoce. Essa, pur avendo i suoi confini variamente delimitati nel corso dei secoli, mantenne costamente il suo nucleo vitale nella parte centro meridionale. Questa areadelimitata a Sud e a Est, dagli apparati vulcanici compresi tra l'Erciyes Dağ (Monte Argeo mt. 3916) e l'Hasan Dağı (mt. 3253) si estende con una serie di valli profondamente incise, declinanti verso il medio corso del Kızılırmak (fiume rosso), a Nord, e la depressione del Tuz Gölü (Lago Salato), a Ovest. Il carattere dominante del paesaggio è dato essenzialmente dalle manifestazioni vulcaniche che hanno creato vividi contrasti morfologici offrendo una vasta gamma ,di forme dai ripidi contrafforti dei coni vulcanici, alle "sciare" delle basse pendici ed agli estesi tavolati delle colate laviche. Il territorio rappresenta un evidente esempio di vulcanesimo recente, con strutture geologiche perfettamente conservate sia negli apparati principali che in tutta la gamma dei crateri secondari e dei relativi depositi piroclastici. In seguito allo sconvolgimento vulcanico, e alla successiva aggressione degli agenti atmosferici, si riscontra la formazione di una intricata e fitta rete di botri, valli, valloncelli, vallecole calanchiformi e dentritiche con suggestive forme erosive di dettaglio: cavità, anfratti, torrioni e pinnacoli isolati. I fattori climatici hanno dato origine a contrasti di colore che rendono più suggestiva la plasticità del paesaggio; i processi di ossidazione differenziata dei vari tipi litologici, movimentano cromaticamente l'ambiente: la cruda asperità violacea delle andesiti, i morbidi pendii ocracei, i bianchi versanti vallivi dei tufi, i soffici declivi di ceneri grigie fino alle nere placche basaltiche che si succedono e si alternano a testimonianza delle susseguenti parossistiche manifestazioni. Clima e VegetazioneSe il rilievo montuoso contribuisce a fornire alla Turchia una notevole varietà, questa è ancora più accentuata dalle differenze climatiche. Pur presentando ogni regione naturale un clima proprio, si possono tuttavia raggruppare i differenti tipi nel loro insieme. Si ha così un clima temperato riferito alla zona pontica; un clima mediterraneo riferito all'Egeo ed alla costa meridionale; un clima continentale e subdesertico all'interno ed un clima di montagna riferito alla Turchia orientale. li territorio studiato, in posizione centrale rispetto all'altipiano, presenta nel suo insieme un clima continentale e subdesertico, con locali variazioni a seconda dell'accentuazione o meno del rilievo montuoso. Dal clima subdesertico della depressione del Lago Salato si passa al clima continentale dell'altopiano compreso tra il fiume Kızılırmak, il Lago Salato e la catena dei rilievi vulcanici principali; un clima tipicamente montano si riscontra a livello dei rilievi vulcanici stessi. Le precipitazioni a carattere nevoso presentano punte di massima nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, mentre quelle a carattere piovoso si verificano da marzo a maggio con massime durante quest'ultimo mese. Il minimo di precipitazione si ha invece nei mesi di luglio, agosto e settembre. Anche i dati riferiti all'umidità relativa sono in rapporto alle precipitazioni stesse, con un massimo nei mesi invernali e un minimo nei mesi estivi. La vegetazione è strettamente legata alle differenziazioni climatiche ed alle caratteristiche pedologiche del suolo. Nella regione dei Lago Salato la vegetazione è quasi completamente assente, dì tipo desertico, mentre sugli altopiani essa è di carattere steppico con alberi radi a basso fusto. 1 rilievi di origine vulcanica sono generalmente privi di vegetazione, mentre i rilievi granitici o calcarei accolgono rade foreste di conifere. I depositi tufacei infine favoriscono, lungo i declivi e nelle conche vallive la coltivazione di vigneti. Caratteristiche IdrograficheLa rete idrografica può essere raggruppata in tre grandi bacini imbriferi: a Nord il bacino dei Kızılırmak a Sud-Ovest quello dei Melendiz Suyu ed a Sud-Est quello del Mavrucan. Il tratto di impluvio dei Kızılırmak, compreso nel territorio, è drenato sul versante destro da un limitato numero di corsi d'acqua a carattere torrentizio, i più importanti dei quali si concentrano nel settore compreso tra Kırşehir, Mucur, Hacıbektaş. Il versante orografico sinistro invece, a causa delle caratteristiche litologiche e strutturali più favorevoli, permette un drenaggio molto più intenso. Numerosi gli affluenti, i più importanti dei quali sono il Çirdikinözü Dere, proveniente dal Kara Dağ; l'Acısu Çayı, proveniente dal massiccio dello Erdas Dağ presso Nevşehir; il Darnsa Çay, passante per Ürgüp, che raccoglie la rete drenante dell'Avla Dağ ed infine il Karasu di notevole portata, che convoglia le acque dei versanti settentrionali dell'Erciyes Dağ. Il bacino di alimentazione del Melendiz Suyu riceve le acque dei versanti settentrionali dei massicci dell'Hasan Dağ e del Melendiz Dağları ed occupa un'area di circa 2.000 kmq. Le acque del fiume vanno poi ad irrigare abbondantemente la piana del Lago Salato. Il bacino imbrifero del Mavrucan Çay, presso Yeşilhisar, convoglia le acque dei versanti meridionali dell'Avla Dağ e del Kara Dağ. Gli affluenti dei tre bacini sopra descritti presentano carattere essenzialmente torrentizio, il cui flusso è legato all'oscillazione stagionale delle precipitazioni. Per questa loro natura ed in dipendenza degli aspetti litologici dei depositi piroclastici dominanti, l'attività erosiva e di trasporto è molto intensa e si manifesta mediante la formazione di reti a carattere dentritico e con tendenza al progressivo approfondimento del livello di base. Aspetti MorfologiciVolendo schematizzare le caratteristiche morfologiche del territorio si possono riconoscere alcuni distretti fondamentali, taluni dei quali suddivisibili, a loro volta, in unità minori. Distretto delle dorsali Ai margini nord occidentali del territorio emergono dall'altopiano, in forma tondeggiante ed allungata, alcune dorsali con l'asse disposto NWSE. Si tratta di rocce cristalline antiche, le quali, soggette ad un lungo processo di erosione, hanno assunto una morfologia tondeggiante, con pendii dolci e degradanti uniformemente. L'altezza media di questi rilievi si aggira intorno ai 1.500-1.700 m. Distretto dei laghi e delle pianure (1) La depressione del Lago Salato, a 900 m. di quota, rappresenta il principale bacino chiuso dell'Anatolia centrale. Il lago e la pianura occupano un'area molto vasta che si estende da Paşa Dağ, verso SE. attraverso Aksaray, fino al massiccio del Melendiz Dağları. Il "talus" che circonda il lago, lo separa anche dagli altopiani ondulati della regione. Ad W. di Aksaray la pianura alluvionale, costituita in massima parte da apporti terrigeni e sabbiosi, si abbassa da 980 m. a 900 m. fino al lago stesso, per una lunghezza di 40 km. Distretto dei rilievi vulcanici principali (2) Il distretto sud orientale del territorio è interessato da una ghirlanda di coni vulcanici che si estende per più di 250 km. in direzione NE-SW. I rilievi principali sono cinque e precisamente: l'Erciyes Dağ, che si eleva di 3.000 mt. al di sopra della depressione circondante Kayseri; è un grande vulcano poligenico misto, con fianchi concavi, ricoperti da vaste colate laviche. Il Develi Dağ, a S. dell'Erciyes Dağ, è formato da un insieme di coni piroclastici; si eleva fino a circa 2.000 mt., e presenta spessi mantelli di ricoprimento basaltico. Il Melendiz Dağları, situato a 100 km. a SW. dell'Erciyes Dağ, è costituito da un insieme di coni andesitici e piroclastici, fortemente alterati da soluzioni idrotermali. Risulta inoltre ricoperto da un sistema radiale di colate basaltiche provenienti da un gruppo di crateri secondari. L'altezza si aggira fra i 2.500-3.000 mt. Il Keçiboydoran Dağ appare come il prolungamento occidentale del Melendiz Dağları, di dimensioni più ridotte, ma di simile costituzione. L'Hasan Dağ, all'estremità occidentale, innalza la sua mole conica fino a 3.253 mt. di altezza e chiude la ghirlanda dei rilievi vulcanici principali. La sua sommità è costituita da due crateri principali e da numerosi coni avventizi. Distretto dell'antico altopiano (3) Ad E. dei bacino dei Lago Salato, fino alla valle del Kızılırmak, si estende una vasta distesa di altopiani per oltre 200 km., con altezze compreso tra i 1.000 ed i 1.500 mt. L'immensa coltre dei depositi tufacei, che con lievi ondulazioni costituivano l'aspetto tabulare dominante dell'ambiente, rappresentava la fase di equilibrio deposizionale dello antico altopiano. In seguito a processi di assestamento strutturale una zona del territorio assunse una pendenza differenziata verso la valle del Kızılırmak, mentre manifestazioni vulcaniche secondarie si instauravano nel settore di Acıgöl.
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Sezione morfologica trasversale della regione |
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Carta delle regioni geologiche della Cappadocia |
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Distretto dei rilievi non vulcanici | Distretto dell'antico altopiano |
Distretto dei rilievi vulcanici | Settore vallivo drenante principale |
Distretto dei laghi e delle pianure | |
A questo punto ha inizio quel complesso di processi erosivi da parte degli agenti atmosferici che porterà all'attuale differenziazione morfologica. Nelle linee essenziali e più significative si possono distinguere alcuni settori con caratteristiche geomorfologiche comuni: Settori vallivi drenanti principali (3'') Localizzati lungo le direttrici idrografiche principali, risultano i principali artefici del continuo modellamento dell'antico altopiano. La valle del Kızılımak è quella che presenta una più vasta gamma di aspetti morfologici, protendevi osservare tutto il processo della dinamica erosiva, dalle sue fasi iniziali costituite dalle valli strette e profonde (vedi Zelve, Göreme, etc.) alle ampie valli aperte e degradate, con testimoni residui forniti dai caratteristici pinnacoli isolati detti peribacaları. Settori residui dell'antico altopiano (3') Nella parte mediana dei tavolato, nell'area non ancora intaccata dall'azione erosiva dei torrenti convergenti verso le principali direttrici idrografiche, si notano alcune emergenze a carattere tabulare; testimoni della elevazione raggiunta dai prodotti piroclastici. Settori dei rilievi vulcanici secondari (3''') L'allineamento dei coni vulcanici minori compresi tra Incesu, Nevşehir e Ortaköy, corrisponde alla linea di displuvio tra i bacini imbriferi del Kızılırmak e del Melendiz Suyu. Si tratta di rilievi di limitata elevazione, fortemente erosi, che in alcuni punti possono essere facilmente confusi con le emergenze residue dello antico altopiano. (v. Acıgöl). Settori vallivi secondari (3'''') Tra le emergenze residue dell'antico altopiano ed i rilievi vulcanici secondari si localizzano, a quote elevate, alcune valli poco incise, indipendenti dalla rete idrografica principale. Si tratta, in genere, di piccoli bacini a circuito idrico chiuso, a carattere dilavante, che occupano generalmente una conca (v. Derinkuyu).
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